Raucedine: cos’è, come riconoscerla e rimedi
La raucedine è un disturbo piuttosto comune, che in alcuni casi può limitare fortemente la possibilità di comunicare e influenzare negativamente la qualità di vita.
Scopriamo come riconoscerla e quali sono i rimedi che possono aiutare a sconfiggerla.
Che cos’è la raucedine
Più che una patologia, la raucedine è il sintomo di un gruppo molto eterogeneo di disturbi che influenzano, per svariati motivi, la salute di una parte specifica del corpo: la gola.
In particolare, si tratta di una disfonia, ovvero di un’alterazione della qualità della voce, che diventa grezza, irregolare, rauca o soffocata. A essere alterati possono essere tono, timbro e volume. Suoni e parole appaiono diversi rispetto al solito, ci si può ritrovare alle prese con un forte abbassamento della voce, fino all’afonia (totale perdita della voce) e anche lo sforzo necessario per parlare può essere maggiore.
Le strutture coinvolte possono essere le corde vocali oppure i muscoli o i nervi presenti nella gola.
Le cause comuni della raucedine
Le cause della raucedine possono essere di natura molto diversa tra loro. A volte si tratta di disturbi piuttosto comuni, come un’infiammazione o un’irritazione, mentre in altri casi di patologie meno diffuse, come quelle che causano lesioni delle corde vocali, oppure la malattia di Parkinson e l’ipotiroidismo.
Non mancano nemmeno i casi in cui la raucedine è associata all’assunzione di farmaci, anzi, si tratta di un’evenienza piuttosto comune.
In generale, le cause più comuni di raucedine sono irritanti o infiammatorie:
- infezioni delle vie respiratorie, virali o batteriche, che possono anche essere associate a febbre, come laringite, bronchite, tonsillite, tracheite (ovvero l’infiammazione, rispettivamente, di laringe, bronchi, tonsille e trachea);
- allergie;
- consumo eccessivo di alcol o tabacco;
- traumi diretti (per esempio da intubazione);
- esposizione a sostanze irritanti ambientali;
- assunzione di alcuni farmaci (per esempio antistaminici o diuretici);
- reflusso gastroesofageo, o più precisamente laringofaringeo;
- esofagite;
- sforzi vocali eccessivi.
Scendendo più nello specifico, la più comune fra tutte le possibili cause di raucedine è la laringite, una patologia che può presentarsi in forma acuta o cronica. Nel primo caso dura meno di 3-4 settimane, tende a risolversi spontaneamente ed è spesso dovuta a stress della voce o un’infezione delle vie aeree superiori. A volte è associata a rinite allergica. Inoltre, cantare, urlare o tossire in modo prolungato può causare microtraumi alle corde vocali o farle gonfiare scatenando proprio una laringite acuta.
La laringite cronica dura invece più di 3-4 settimane. A causarla possono essere l’inalazione prolungata di sostanze irritanti (spesso il fumo di tabacco), il reflusso, lo stress cronico delle corde vocali (per esempio perché si deve mantenere un tono di voce molto alto per molto tempo), lo scolo retronasale (la sensazione del muco che, dal naso, gocciola in gola), il reflusso laringofaringeo (che irrita la mucosa delle corde vocali) o alcuni farmaci.
Le lesioni delle corde vocali possono essere causate dal fumo, dall’abuso di alcol o dal reflusso e possono manifestarsi, inizialmente, proprio sotto forma di raucedine isolata o associata ad altri sintomi (come difficoltà a deglutire alimenti o bevande, mal di testa o dolore localizzato da un solo lato della gola), soprattutto, a partire dalla mezza età, nei fumatori.
Fra le cause neuromuscolari spicca invece la cosiddetta paralisi delle corde vocali, che può essere dovuta a danni ai nervi associati a interventi chirurgici al collo, alla tiroide o al torace, oppure a traumi al collo o a un’intubazione prolungata.
In età avanzata è sempre più frequente anche l’atrofia delle corde vocali, un problema ai nervi della laringe. Infine, anche lo stress (per esempio causato da una forte pressione in ambito lavorativo) può portare a raucedine che, in questo caso, è considerata di origine psicologica.
Come riconoscere la raucedine
In genere, in presenza di raucedine il medico valuta prima di tutto la storia del paziente e lo visita alla ricerca di eventuali segnali indicativi della possibile causa.
Gli aspetti che vengono presi in considerazione sono la qualità della voce, lo sforzo richiesto per parlare e l’eventuale presenza di dolore mentre si parla o si deglutisce. Anche informazioni circa il momento in cui è comparsa la raucedine, la sua durata e tutto quello che la influenza, possono essere utili per individuarne le cause.
Tra i possibili sintomi associati, difficoltà di deglutizione, bruciore alla gola e la sensazione di un corpo estraneo al suo interno possono suggerire la presenza di reflusso laringofaringeo.
Tosse, rinorrea, starnuti e lacrimazione potrebbero invece suggerire una causa allergica; anche gli agenti irritanti potrebbero scatenare raucedine unita a tosse.
Nel caso in cui il medico lo ritenga necessario, per identificare la causa della raucedine è possibile sottoporsi a esami con strumenti che permettono di visualizzare la laringe e le corde vocali, come per esempio una laringoscopia diretta, che viene eseguita dallo specialista in otorinolaringoiatria mediante l’utilizzo del laringoscopio, uno strumento dotato di una sorgente luminosa e di una telecamera, che viene introdotto attraverso il naso e permette di visualizzare le cavità nasali, la laringe, la faringe e le corde vocali.
Se la laringoscopia non ha permesso di ottenere informazioni utili per la diagnosi, il medico può valutare la prescrizione di ulteriori esami, come la Tac, la risonanza magnetica o la video-stroboscopia (una laringoscopia che permette di illuminare i tessuti con luci particolari).
Una volta accertato il disturbo che è causa della raucedine, la cura prevede prima di tutto il riposo della voce. Potrebbe sembrare bizzarro, ma questo riposo contempla soprattutto evitare abitudini come sussurrare. Inoltre, è fortemente sconsigliato di fumare.
A questi accorgimenti viene in genere abbinata una terapia mirata a eliminare la causa dell’alterazione della voce. Per esempio, se alla base della raucedine c’è uno sforzo eccessivo delle corde vocali, potranno essere prescritte delle norme comportamentali che aiutino, come già accennato, a evitare di sforzare eccessivamente la voce. Inoltre, potrebbero essere consigliati gargarismi e risciacqui.
In caso, invece, di reflusso laringofaringeo potrebbe essere prescritto un trattamento a base di farmaci che inibiscono la produzione di acidi nello stomaco.
Se la raucedine è associata a un’infezione che causa raffreddore o laringite, il medico può consigliare di contrastare i sintomi associati con prodotti a base di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), oltre a prescrivere una cura adeguata in caso si tratti di un’infezione batterica. Per velocizzare il recupero della voce, il medico può consigliare anche integratori o tisane a base di piante che hanno un effetto benefico sul tono della voce, come per esempio l’eucalipto.
La scelta di ricorrere alla riabilitazione vocale può rivelarsi utile in tutti quei casi in cui le terapie conservative non siano risultate efficaci. Il suo obiettivo è migliorare la qualità della voce.
Inoltre, può essere utile anche per prevenire la raucedine nelle persone a rischio elevato, come i vocalist e chi, per lavoro, parla spesso in pubblico.
In alcuni casi, la raucedine causata da patologie benigne resistenti ai trattamenti conservativi (noduli, polipi, cisti e granulomi) potrebbe essere trattata chirurgicamente.
Quando la raucedine colpisce i più giovani
Problemi di raucedine possono insorgere anche durante l’infanzia, anzi, si tratta di disturbi piuttosto frequenti anche in giovane età. Nella maggior parte dei casi, non si tratta di condizioni preoccupanti: in alcuni casi dipende dall’uso “improprio” che i bambini fanno della loro voce, altre volte la raucedine è il sintomo di un’infezione, proprio come negli adulti. Raffreddore e laringite, molto frequenti durante l’infanzia, possono infatti manifestarsi anche con una raucedine temporanea che tende a scomparire al risolversi dell’infezione stessa.
Seppur molto rara, la raucedine dei bambini è associata a lesioni benigne delle corde vocali, in particolare noduli, cisti e polipi. Gli specialisti in otorinolaringoiatria, dopo un controllo adeguato, possono valutare se sia necessario un trattamento chirurgico o se sia sufficiente l’adozione di alcune semplici strategie, come non parlare ad alta voce e non urlare.