La laringite rientra tra le possibili cause di mal di gola, soprattutto in età adulta e se si ha l’abitudine al fumo di sigaretta oppure se si svolgono professioni che richiedono un uso intenso e prolungato della voce.
Nella maggioranza dei casi, la laringite acuta non è un disturbo grave, né pericoloso per la salute, e le manifestazioni tipiche si risolvono nell’arco di pochi giorni.
Tuttavia, è importante consultare il medico per riconoscere e trattare la laringite in modo corretto non soltanto per alleviare il dolore e tornare a parlare e deglutire senza difficoltà, ma anche per ridurre il rischio di complicanze più severe.

Vediamo come fare per capire se il mal di gola di cui si soffre è causato da una laringite, acuta o cronica, e come comportarsi per eliminare i sintomi ed evitare che si ripresentino nel tempo.

 

Laringite: cos’è e come si manifesta

La laringite consiste nell’infiammazione della laringe, una piccola struttura delle vie aeree superiori di forma grossomodo piramidale, localizzata nella parte anteriore del collo, poco sotto la faringe e subito sopra l’ingresso della trachea, costituita da undici cartilagini, unite e articolate tra loro mediante membrane, muscoli e legamenti.
La superficie della laringe è rivestita da una mucosa, dalla quale prendono origine le corde vocali superiori e inferiori.

La principale funzione della laringe è proteggere le vie respiratorie inferiori grazie alla sua capacità di chiudersi all’istante quando sollecitata da ogni minimo stimolo meccanico o chimico, sospendendo temporaneamente la respirazione ed evitando che liquidi, cibo o frammenti di materiale di vario tipo possano entrare all’interno della trachea e dei polmoni.

Tra le altre funzioni di questo piccolo, ma prezioso, organo ricordiamo la fonazione, ossia la produzione calibrata di suoni, resa possibile dalla vibrazione delle corde vocali sollecitate dall’aria espirata in uscita dalla trachea.

I disturbi tipici e le possibili complicanze della laringite sono strettamente legati alla compromissione delle funzioni difensive delle vie respiratorie inferiori e di produzione della voce.

In particolare, le manifestazioni caratteristiche conseguenti all’infiammazione e all’edema (gonfiore) delle mucose della laringe e delle corde vocali comprendono:

  • dolore alla gola;
  • sensazione di gola secca;
  • difficoltà di deglutizione (disfagia);
  • sensazione di prurito o corpo estraneo in gola;
  • abbassamento/perdita della voce (disfonia);
  • cambiamento del tono di voce (raucedine);
  • tosse secca e necessità di schiarirsi frequentemente la voce;
  • difficoltà a respirare (dispnea);
  • dolore all’orecchio (otalgia riflessa);
  • febbre.

In caso di laringite acuta, questi segni e sintomi tendono a essere più marcati, ma scompaiono nell’arco di 1-2 settimane; nelle forme croniche, i disturbi tendono a essere meno intensi, ma a persistere per lunghi periodi di tempo, se non vengono intrapresi trattamenti adeguati e non si rimuovono le cause scatenanti.

 

Laringite: cause

All’origine della laringite c’è quasi sempre un’infezione o uno stimolo irritante che innesca la reazione infiammatoria locale da parte del sistema immunitario. Le cause più probabili di laringite sono, però, tendenzialmente diverse in relazione all’età e alle attività svolte dai soggetti interessati.

Nei bambini, la laringite non si manifesta quasi mai come disturbo a sé stante, ma generalmente nel contesto di altre malattie delle vie aeree superiori di origine virale, come l’influenza, il raffreddore e la sinusite (infiammazione delle mucose che rivestono le camere interne del naso, dette “seni paranasali”), o allergica (rinosinusite allergica, asma allergico).

Le laringiti legate a un’infezione batterica sono più rare e, di norma, compaiono in associazione a una faringite da streptococco o a una bronchite infettiva. In persone adulte, a causare laringite e raucedine può essere anche la bronchite cronica, come quella che può essere riscontrata nei forti fumatori e in chi soffre di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) con catarro.

A tutte le età, una causa comprovata di laringite è rappresentata dall’inalazione attraverso la bocca o il naso di fumi, gas o esalazioni di sostanze irritanti liberati da incendi o impianti industriali, ma anche di sostanze chimiche tossiche contenute nello smog atmosferico o emanate da vernici, solventi o prodotti d’uso comune, come soluzioni a base di ammoniaca, candeggina, acido muriatico, ecc.

Soprattutto negli adulti, una frequente e spesso sottovalutata causa di laringite acuta e cronica è la malattia da reflusso gastroesofageo, o meglio di reflusso faringolaringeo. In questi casi, a irritare le mucose della laringe sono succhi gastrici acidi e frammenti di cibo in fase di digestione che risalgono dallo stomaco verso l’esofago, fino alla faringe e alla laringe.

Anche lo stress meccanico dovuto all’abuso della voce è una causa di laringite abbastanza comune, come ben sanno insegnanti, cantanti e, più in generale, chiunque faccia abitualmente od occasionalmente un uso intenso delle corde vocali. In questi casi, la probabilità che la laringe si infiammi è maggiore se lo sforzo di fonazione è effettuato in condizioni ambientali sfavorevoli (aria fredda, clima caldo secco, presenza di inquinamento atmosferico, ecc.) o da parte di una persona che fuma.

 

Laringite: diagnosi

Il primo passo per arrivare alla diagnosi di laringite consiste nel segnalare al medico i sintomi sperimentati, le modalità e le tempistiche di insorgenza del mal di gola e dell’alterazione della voce, da quanto tempo sono presenti i disturbi e gli eventuali fattori di rischio che possono averne favorito l’insorgenza (fumo di sigaretta, uso intenso della voce, esposizione al freddo o a sostanze irritanti, assunzione di farmaci, ecc.).

A seguire, il medico dovrà osservare direttamente la laringe per verificarne il grado di arrossamento ed edema e indagare la possibile presenza di alterazioni della mucosa delle corde vocali. Una valutazione preliminare di questo tipo può essere effettuata illuminando la parte profonda della faringe con una piccola lampada a bastoncino ed esaminando la laringe con uno specchietto.

L’indagine migliore di cui lo specialista otorinolaringoiatra può avvalersi per l’ispezione della laringe è, però, la laringoscopia, effettuata con uno strumento dotato di un tubicino flessibile sormontato da un sistema a fibre ottiche (fibrolaringoscopio). Il tubicino viene introdotto nel naso del paziente e fatto arrivare prima nella faringe e quindi in vicinanza delle corde vocali, spingendo delicatamente dall’esterno verso l’interno.

Grazie alla microcamera montata sulla punta del fibrolaringoscopio e al sistema di ingrandimento delle immagini, le strutture della laringe possono essere esaminate in modo molto dettagliato, visualizzate sullo schermo di un computer connesso allo strumento e archiviate per avere un riferimento in occasione di visite di controllo successive (per esempio, per verificare l’efficacia della terapia proposta o l’evoluzione della malattia riscontrata).

Il medico potrà inoltre richiedere ulteriori esami di laboratorio o strumentali, come analisi del sangue, prelievi di campioni di mucosa della laringe per l’indagine istologica, pHmetria o altri test per valutare la possibile presenza di una malattia da reflusso gastroesofageo non ancora diagnosticata, ecc.

 

Laringite: rimedi

Spesso la laringite acuta migliora spontaneamente nell’arco di alcuni giorni, per sparire del tutto in 1-2 settimane, a seconda della severità dell’episodio iniziale.

Tuttavia, se l’infiammazione della laringe è associata a intenso mal di gola e difficoltà di deglutizione, per alleviare i disturbi il medico può consigliare di ricorrere a farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) da assumere per bocca.

Se alla base della laringite si riconosce un’infezione batterica, il medico può prescrivere un ciclo di antibiotici per agire sulla causa del disturbo. Ma si tratta di un’eventualità poco comune dal momento che, sia negli adulti sia nei bambini, la maggioranza dei casi di laringite è causata da virus o da sostanze irritanti.

Quando è presente una “laringite da reflusso”, invece, il medico prescriverà trattamenti orientati in primo luogo a curare il reflusso laringofaringeo, attraverso farmaci antiacidi, norme dietetiche e accorgimenti pratici che riducono la risalita del materiale gastrico acido verso la gola.

A prescindere dalla causa sottostante, in presenza di laringite è sempre molto importante tenere a riposo la voce, parlando il meno possibile. Oltre a facilitare l’attenuazione dell’infiammazione e la guarigione, questo accorgimento è fondamentale per la prevenzione di possibili danni alle corde vocali già compromesse e particolarmente suscettibili a ogni stress aggiuntivo.

Altri suggerimenti per supportare la cura della laringite e per la prevenzione di nuovi episodi comprendono:

  • bere spesso acqua naturale o altri liquidi freschi o tiepidi;
  • non assumere alimenti o bevande acidi o piccanti;
  • evitare il fumo di sigaretta, anche quello passivo;
  • limitare il consumo di bevande gassate, contenenti alcol o caffeina;
  • evitare di schiarirsi la voce e di sussurrare per parlare;
  • fare risciacqui o gargarismi con acqua e sale;
  • mangiare frutta e verdura, ricche di vitamine antiossidanti;
  • evitare pasti abbondanti e piatti difficili da digerire, specie di sera (per limitare la propensione al reflusso laringofaringeo);
  • umidificare l’aria delle stanze dove si dorme o si soggiorna a lungo;
  • evitare di fare un uso troppo intenso della voce, specie in ambienti freddi o con aria secca;
  • evitare di esporsi allo smog o a esalazioni irritanti (fumi, gas, vapori, ecc.);
  • adottare misure igieniche e comportamentali per la prevenzione delle comuni infezioni delle vie respiratorie (stare lontani da persone con sintomi di raffreddore/influenza, indossare la mascherina sui mezzi pubblici e in luoghi chiusi affollati, lavarsi o igienizzare spesso le mani, ecc.).